giovedì 13 gennaio 2011

Buongiorno buonafortuna

Si sveglia la città al ritmo sul volante
in coda dietro a un tram e dalla radio il presidente
Buongiorno a te che sei nascosto nei pensieri
in piedi dalle sei di oggi o dalle sei di ieri
C'è un conto alla rovescia per ogni settimana
confuso tra gli odori della metropolitana
A chi si sente a terra oppure sulla luna...
buongiorno buonafortuna!


Anno nuovo! … spazzolino nuovo. Non c’è molto altro da registrare, né mi è mai piaciuto parlare di vita nuova quando al massimo quello che cambio è l’agenda. Per dirla meglio, lasciando perdere che il 31 dicembre mi è sempre stato sul cazzo, non stavo certo aspettando che finisse l’anno per impormi dei propositi o guardare ai miei errori. Cerco di non posticipare a nessuna scadenza futura decisioni che posso prendere immediatamente, e anche se in alcune cose so essere una maga della proroga, mi sono accorta che per altre davvero, davvero non serve aspettare. Non c’è niente che possa distrarre da un’assenza o attutire certi colpi, è solo un lavoro di pazienza e voglia di andare avanti. Movin’ on, in certi telefilm lo fanno continuamente, per finta o sul serio. Tocca che reciti per un po’, cancelli i messaggi prima di mandarli e i pensieri prima di formularli, e poi tutti gli sforzi finiscono col diventare spontanei, anche quello di ridere. Lo ritroverai più tardi, il gusto di fare le cose per te stessa. Quando torna la voce alta per cantare con la musica a tutto volume.
Non ho voglia di bilanci né intenzione di farne, ci sono conquiste di cui vado orgogliosa e scivolate che avrei potuto evitare, con grande sollievo mio e altrui. Tutto quello che so di me è ciò che uso per darmi addosso, perché è da pigri ed egoisti ostinarsi a non cambiare. Nonostante mi sforzi, in molte situazioni non ho ancora imparato a usare i guanti, ad avere rispetto di certi sentimenti, a lasciarne sfumare altri. Per questo, a volte mi copro di ridicolo, e altre di quella vergogna che non ha mai la lettera maiuscola. Se capita che sono stanca, fisso lo sguardo su un punto preciso, e tenendo la faccia immobile mi do un attimo di respiro. Poi mi risveglio, mi ricordo di dove eravamo rimasti. Allora questo gennaio in fondo è solo un giro di calendario: mi ricorda le cose che ho imparato, e dove non voglio più tornare. Tutto il resto è work in progress.

Mollati da due giorni, cretini per amore
col figlio a scuola e l'incubo del professore
formiche indaffarate, calcetto della sera
contenti che un inverno si trasformi in primavera.


4 commenti:

  1. Buongiorno. La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore :) Non è mia, è di un certo Voltaire... ;)

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  2. Eh vabbè, qui ci affidiamo a certe autorità :D Ci dovremmo provare ogni giorno!

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