mercoledì 19 dicembre 2007

Saudade de dezembro

Avevi paure dolcissime. Ti preoccupavi che non mi mancasse niente, che non fossi triste, che non mi facessi male. Avevi l’impressione, sempre, di non essere abbastanza, tu che sei troppo comunque e in ogni caso. Avevi paura di spaventarmi e di perdermi, che mi dimenticassi di te, che ti nascondessi qualcosa o che alla prima occasione cambiassi idea. Paura persino di sentire la mia voce, ma meno di quanta ne avessi io. Che ho paure più e meno di te.
Avevi una gelosia timida, di quelle che non si sentono in diritto di parlare. La gelosia che avrebbe voluto chiedermi di essere per te soltanto, ma aveva timore di disturbare, di volere troppo. E per quel tuo modo discreto di chiedere le cose, solo se volevo dirtele, tra mille scuse di imbarazzo, era bellissimo rassicurarti ed era inevitabile desiderare, ogni momento, di averti lì davanti e toglierti ogni dubbio. Un istante soltanto, per favore. Per tutte quelle attenzioni delicate e per quel respiro tagliato a metà, per un bacio almeno, una parola venuta fuori di colpo, per il profumo, il tremore alle mani.
Mi ritrovavo ad aspettarti senza che avessimo nessun appuntamento. Mi ritrovavo a sorridere di me quando guardavo l’orologio e pensavo che era presto, mi imponevo di resistere ancora dieci minuti, ancora cinque, magari anche due bastano. Svegliarmi e correre di sopra, trovare una sorpresa ogni mattina, tutte le mattine lì ad accogliermi. Volerti sorprendere e sorprenderti non volendo.

Non servirà, questa volta, correggere gli effetti dei miei guasti nucleari. Fare bilanci e provare a capire, né tornare indietro, né aspettare. Non servirà rivedere i pomeriggi a sciogliersi in una terapia di lacrime sotto la coperta. E allora che tutto scivoli, che arrivi la tranquillità. Per me, per te soprattutto.
Lascio quello che è stato in un angolo nella penombra, per proteggermi, lascio che stia lontano e prenda polvere per un certo tempo. Ma sappilo, non lo perdo, è troppo prezioso per dimenticarlo: rimane lì.
Dentro al replay.


"E la pace verrà
sulle nostre due singole guerre
e la prova più dura sarà
sotterrare l'amore e le armi
...
Tra un minuto è di nuovo Natale
Tra un minuto è comunque Natale"

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