giovedì 12 luglio 2007

C'è tempo

Io parlavo una lingua diversa, distratta dalla concentrazione, spaesata dal dover mettere tutto insieme. Però poi l’ho visto. Ho visto i suoi occhi fissi sui miei attenti e presenti, l’ho vista non spostarsi mai, quasi che tutta la mia forza dipendesse da quello sguardo - non ti muovere, stai lì, per favore - Ma non ricambio i suoi occhi, non mi volto, non sposto il centro di quanto sto vedendo; solo, sorrido. È questo che le do: un sorriso rilassato al suo sguardo, tra i fuochi in mezzo al cielo.

Perché ogni volta che mi metto a sognare arriva puntuale il trillo del telefono ad interrompermi? E poi, stavo davvero sognando? Mio cugino ride come sempre con la sua voce stridula e chiassosa davanti ad un cartone animato. I cartoni animati, esistono anche quelli!
Ho oscillato tra l’annullamento totale di me stessa nelle carte e uno slancio irresistibile verso il mondo, verso tutto l’altro di qui. Di ovunque. Sempre e contemporaneamente rincuorata e disperata, del tutto estranea o completamente immersa… Tutto è stato un turbine, in questi giorni, irrefrenabile. Adesso invece sento il bisogno di riconquistare il contatto con la realtà, voglio riempirmi gli occhi di colore, mantenere questo cuore allagato com’è, insomma: tornare a vedere il mondo a piedi scalzi. Esistono i granelli di sabbia nelle scarpe, i cani randagi, esiste quel film che fa fermare l’aria, esiste mia sorella che mi fa i regali, ancora c’è il freddo del marmo nel salone e il divano dello studio… ma tutto questo dov’era finito!? Sono stata davvero così estranea, così disattenta?
Mi sento ondeggiare tra le sensazioni più diverse e così ubriaca e sregolata sono una piuma bianca che ogni corrente porta dove vuole e posso pensare che sia amore così come no lo sai posso anche frenarmi dallo scrivere e riesco a dormire pochissimo, e poi penso a Giulia e a come può esistere una persona come Giulia e in fondo torno alla strada di sassi e vedo ch’è tardi e devo andar via. Ma prima di farlo, la ringrazio.
In questa pace della riscoperta c’è tanto di quello che volevo, c’è dieci storie, c’è uscire di casa e c’è posti dove andare, stanchezza felice, qualcuno a cui pensare quando chiudo gli occhi.
E questa canzone, a benedire la mia sera.

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